Con questa guida intendiamo descrivere come riconoscere e contrastare le più frequenti malattie della cannabis.

Quando si comincia una nuova coltura, tutto ci sembra perfetto e l'entusiasmo ci fa dimenticare le comuni e non rare malattie della marijuana provocate da parassiti o funghi in cui le nostre piante possono fisiologicamente imbattersi.

La regola principale che vale per tutte le coltivazioni è certamente la prevenzione con prodotti naturali, unitamente ad alcuni accorgimenti tecnici ed agronomici quali:

  • lavorazioni in ambienti sani e salubri
  • qualità e salubrità del substrato
  • potature/puliture del secco o del marcio
  • concimazioni e stimolazione delle difese immunitarie
  • irrigazioni controllate

Ma cio, potrebbe non bastare!

Purtroppo le piante deboli magari geneticamente, correranno comunque il rischio di ammalarsi, trovandoci costretti ad intervenire con prodotti più aggressivi e meno naturali rovinando l'organicità e quindi la qualità delle vostre piante.

La regola fondamentale per riconoscere Parassiti e malattie della cannabis è certamente quella dell'osservazione. Quando si coltiva, bisogna imparare a guardare minuziosamente le nostre piante sia nella fase vegetativa sia in quella di fioritura. Controllare rami, foglie (sopra e sotto), fiori e terreno di coltura, sono espedienti da praticare con continuità.

Non dobbiamo stupirci della facilità con cui qualche parassita possa colpire le nostre colture anche dopo aver ottemperato ad ogni regola di prevenzione. Il coltivatore, sa bene che la natura risponde alla cinica legge per la quale è sempre il più debole a venire sopraffatto.

A questo proposito consigliamo da sempre di lavorare sulla prevenzione e sulla stimolazione delle difese immunitarie. i tradizionali antiparassitari chimici possono combattere i parassiti e le malattie, ma certamente rovineranno le proprietà organolettiche delle vostre colture.

Concludendo quali sono i più comuni parassiti e le malattie che attaccano la cannabis?
Ma soprattutto quali sono le cure?
Di seguito una breve legenda sui più comuni parassiti della cannabis che speriamo possa orientarvi.

Insetti della Cannabis: Acari e ragnetto rosso

SCOPRI LA PATOLOGIA

Chiamato comunemente ragnetto, può essere giallo ma anche rosso ed è uno tra gli isetti della cannabis più insidioso. Attacca tutte le piante verdi, da fiore, fruttiferi, orticole ed ornamentali. Sono impercettibili ad occhio nudo, ma colonizzano rapidamente la pagina inferiore delle foglie che in breve tempo disseccano.

Purtroppo è un acaro molto difficile da combattere se non con insetticidi sistemici molto tossici quindi utilizabili solo su piante ornamentali e no su quelle da frutta, ortaggi ecc.

Bensì esiste un metodo del tutto naturale per combatterlo, consiste nella lotta biologica infestando le piante con un acaro suo antagonista che uccide il ragnetto rosso e tutte le sue uova e non danneggia la pianta.

Per approfondire consulta il nostro articolo: Ragnetto rosso: rimedi utili per combatterlo ed eliminarlo

Trova la soluzione

Effettuando dei trattamenti preventivi con questi prodotti naturali eviterai di trovare le tue piante ricoperte di parassiti e acari nemici agguerritissimi delle nostre piante.

  • Litotamnio
  • Olio di Neem
  • Sapone potassico

Parassiti della cannabis Tripidi: Scopri La Patologia

I Tripidi sono insetti molto dannosi sulle colture orticole, frutticole e floricole, in grado di arrecare sia danni diretti sia danni indiretti (trasmissione di virus). Questo succede spesso anche nelle piante di cannabis.

Sono di dimensioni microscopiche (meno di 1mm di diametro) ma comunque è possibile individuarli ad occhio nudo, sono di forma allungata (piccolo chicco di riso) e di colore giallastro o nero e le fasi della sua vita sono tre, larvale (neanide), giovane (ninfa) e adulto (fase nella quale l'insetto diventa volante).

I Tripidi sono insetti che si nutrono della linfa succhiata dalle foglie, dai fiori, dai frutti e dai giovani germogli, i danni che causano, in generale, consistono in alterazioni provocate dalla suzione della linfa e dalla immissione della saliva, che ha effetti fitotossici

sulle foglie. inizialmente un infestazione da Tripidi si manifesta con alterazioni che sono per lo più di tipo cromatico, con la comparsa di piccoli puntini decolorati accompagnati a riflessi argentei, un effetto ottico dovuto alla penetrazione di aria nei tessuti colpiti.

Col progredire dell'aggressione le foglie diventeranno di un colore grigiastro argenteo e cominceranno a seccarsi, con conseguenti alterazioni dello sviluppo delle piante come atrofie, deformazioni, rallentamenti/velocizzazioni del ciclo di vita, ecc.

In caso di osservazione dei sintomi sopra descritti è necessario intervenire tempestivamente, in quanto i tripidi hanno un ciclo riproduttivo molto rapido che gli consente di colonizzare un intera coltura in breve tempo.

Trova la soluzione

Effettuando dei trattamenti preventivi con questi prodotti naturali eviterai di trovare le tue piante ricoperte di parassiti e acari nemici agguerritissimi delle nostre piante.

  • Olio di Neem
  • Silicato di sodio

Parassiti della cannabis: afidi o pidocchi: Scopri la Patologia

Piccoli insetti, comunemente chiamati pidocchi, possono essere anche neri, verdi, arancioni o gialli. Provvisti di apparato boccale pungente succhiatore, con il quale si cibano, succhiando linfa dai germogli e dalle parti verdi.

Producono un liquido di scarto ricco di sostanze zuccherine (melate), substrato ideale per lo sviluppo di funghi saprofitari che prendono il nome di fumaggini a causa dell'aspetto fuligginoso. L'afide lanigero, succhia la linfa dai getti, vive in colonie e si ricopre di un rivestimento ceroso di colore bianco.

Per saperne di più consulta la nostra guida: Rimedi naturali e insetticidi per afidi

Trova la Soluzione

Effettuando dei trattamenti preventivi con questi prodotti naturali eviterai di troovare le tue piante ricoperte di parassiti fogliari come afidi e pidocchi nemici agguerritissimi delle nostre piante.

  • Polvere di roccia
  • K-Ortica
  • Silicato di sodio

Malattie della cannabis : Botrite anche Soprannominata Fango Grigio: scopri la Patologia

Chi ha coltivato cannabis più di qualche volta si è certamente imbattuto in una delle malattie della cannabis più comune, la botrytis cinerea anche detta fango grigio. La botrite è una muffa che attacca i fiori apicali della pianta nel finale di fioritura provocando marcescenza quasi subito e la conseguente perdita del fiore.

Le situazioni di troppa umidità ne favoriscono l’attecchimento, infatti la botrite si affaccia con la comparsa delle prime piogge di fine estate. Questo genere di muffa è molto conosciuta anche tra i viticoltori e frutticoltori.

Purtroppo la botrite è una delle malattie della cannbis più insidiosa e difficile (se non impossibile da debellare) nello stadio avanzato, a meno che non si usano anticrittogamici molto aggressivi e dannosi per la salute, il gusto e la naturalità dei frutti.

Anche qui vige la suprema regola dell’osservazione e soprattutto della prevenzione. Una botrite allo stadio avanzato è quasi impossibile da debellare, altresì dei trattamenti preventivi naturali ne scongiurano quasi certamente la comparsa.

Trova la soluzione

Trattamenti preventivi dalle prime apparizioni dei fiori, possono scongiurare quasi certamente la comparsa della botrite. Di seguito un elenco dei trattamenti più efficaci contro la botrite da vaporizzare su foglie e fiori durante le settimane di prefioritura.

  • Polvere di roccia
  • Farina di diatomee
  • Trichoderma arzianum o trichoderma viridex
  • Zeolite

Malattie della Cannabis: Pythtium: Scopri la patologia

Il Pythium è uno dei funghi più temibili per la pianta di cannabis, esso attacca le radici provocando marcescenza e morte della pianta in brevissimo tempo. Il phityum agisce sul sistema linfatico della pianta ostruendone i vasi e impedendo alle sostanze nutritive di scorrere tra di essi.

Le foto descivono bene il suo aspetto . Ma come ci si accorge in tempo di questa pericolosa malattia?

Un espediente può essere quello di tastare l’inizio del gambo percependone la consistenza che si fa più molle quando la pianta viene attaccata. Ancor prima invece è possibile scovare il pythum, alla comparse di anomali e sporadici ingiallimenti di qualche foglia che spesso coincide con “l’ammollamento” del gambo.

Riconoscere il phyyium non è facile ed anche qui vale la stessa regola della prevenzione. Le cause del phiyium possono essere troppa umidità e substrato anaerobico, troppo calore del substrato(guai alla pacciamatura con plastica), scarsa areazione della terra.

Trova la soluzione

Anche qui come per la botrite è quasi impossibile debellare il phiyum senza l’aiuto di anticrittogamici, ma è possibile prevenirlo con successo con i seguenti accorgimenti e prodotti.

  • Terreno ben areato;
  • Trattamenti con trichoderma;
  • Olio di neem;
  • Bicarbonato di sodio;
  • Battuto di aglio;
  • Rame;
  • Equiseto;

Fungo della Cannbis Cercospora: Scopri la patologia

La Cercospora anche detta Frog eye (occhi di rana) è un fungo molto temibile che attacca sovente la cannabis anche se molto raramente ne provoca la morte. La Cercospora è una malattia della cannabis che si presenta con macchie da circolari o ellittiche, grigie al centro con margini marrone scuro o giallastri. Le cause sono sempre le stesse per tutti i funghi, come la molta umidità e la non salubrità dei terreni. Come detto la Cercospora non è troppo aggressiva ed è possibile debellarla quasi facilmente con trattamenti perentori adeguati, anche se la prevenzione è sempre la migliore arma.

Trova la soluzione

Ci sono parecchi prodotti in commercio capaci di debellare questo fungo a patto che avvengano in maniera decisa e rapida al primo comparire delle macchie di Cercospora.

  • Equiseto
  • Neem
  • Bicarbonato di sodio
  • Rame

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