Con questa guida illustreremo come intraprendere e portare a termine una coltivazione di cannabis. Scopo di quest'articolo infatti, è dipanare i dubbi, gli aspetti legali e fornire i dettagli pratico tecnici per coltivare cannabis in maniera corretta e proficua.

In questa guida cercheremo di fornirvi tutte le informazioni dettagliate per conoscere il seme della pianta di cannabis da utilizzare, le tecniche di coltivazione indoor e outdoor, il tipo di attrezzatura più idonea alle vostre esigenze, e tutti gli aspetti legislativi. Spiegheremo come coltivare cannabis indoor e outdoor nel migliore dei modi, senza commettere errori. 

 

coltivazione cannabis

 

Per intraprendere una coltivazione di marijuana è necessario innanzitutto conoscere le tre tipologie di piante di cannabis esistenti. La cannabis si divide in 3 grandi famiglie; indica, sativa e ruderalis (Autofiorenti). Le prime due sono così dette foto dipendenti, cioè necessitano della diminuzione di ore di luce per indurre la fioritura. Mentre le varietà autofiorenti, indipendentemente dalle ore di luce, fioriranno dopo circa 25-30 gg, rimanendo di dimensioni contenute.

Come coltivare cannabis scegliendo la pianta giusta

Come coltivare cannabis scegliendo la pianta adatta alle nostre esigenze. Nel mercato Esistono tantissime varietà ed è necessario dcumentarsi almeno sulle caratteristiche base della specie che stiamo coltivando. Ad esempio; dimensioni, durata della fioritura, resistenza a patogeni e proprietà organolettiche e psicotrope sono elementi da sapere prima. Inoltre coltivare marijuana sapendo i bisogni alimentari e le caratteristiche di crescita può fare la differenza.

Le varietà a predominanza indica, producono piante più contenute nelle dimensioni, con classica struttura “accestata” e hanno solitamente periodi di fioritura più brevi rispetto alla sativa. L'effetto della cannabis indica è molto corporale e fisico, solitamente è usata dalle persone che hanno bisogno di relax fisico e mentale e sono molto utili per determinate patologie.

Le varietà sativa, sviluppano piante di altezza maggiore con una conformazione nettamente più allungata ed internodi piuttosto distanti l'uno dall'altro. Il periodo di fioritura della varietà sativa è solitamente maggiore, in alcuni casi impiegando anche 12 settimane per la piena maturazione. L'effetto delle piante sativa è celebrale e meditativo, risultando prive di pesantezza fisica, infatti risultano ideali per chi vuole passare momenti di allegria, spensieratezza e creatività.

Se vuoi approfondire le differenze tra indica e sativa consulta la nostra guida: Differenze tra cannabis Indica e Cannabis Sativa.

In fine parliamo delle varietà autofiorenti, probabilmente oggi le più coltivate. Queste varietà di cannabis hanno la caratteristica di un ciclo vitale molto breve, poiché le più veloci arrivano a maturazione anche in 55-65 gg dal germoglio. Altro aspetto importante sono le loro dimensioni contenute che le rendono adatte a spazi contenuti e alla coltivazione in giardini e terrazzi per la loro facilità di mimetizzazione.

 

varietà cannabis

Il ciclo vegetale della pianta di cannabis, si divide in 3 fasi:

  • Radicamento cannabis: Fase in cui la pianta moltiplica ed affonda le sue radici nella zolla. in questa fase sono necessari poca acqua e nessun concime npk.
  • Crescita cannabis: Fase in cui la pianta cresce producendo foglie e ramificazioni. La somministrazione dell acqua aumenta e si comincia a fertilizzare, con nutrimenti maggiormante ricchi di azoto e potassio.
  • Fioritura cannabis: Nella fase di prefioritura la cannabis mostra il sesso. Dando per scontato che le piante siano femmina si somministra sempre piu acqua e concimi, anche se per coltivare marijuana in fioritura cambiano i bisogni alimentari con dosi maggiori di fosforo e potassio. Se vuoi approfondire consulta la nostra giuda: Fioritura cannabis come affrontarla senza commettere errori.

Di seguito spieghermo quali sono le condizioni e le tecniche migliori per come coltivare cannabis all'aperto, in serra ed indoor. Per tutti coloro che vogliono coltivare marijuana, una giusta e accurata scelta del luogo e tipo di coltivazione da intraprendere potranno fare la differrenza.

Coltivazioni cannabis indoor o outdoor? quale strada intraprendere

Un altro aspetto da ponderare per coltivare marijuana è capire sia gli spazi a disposizione sia l'investimento cui si dispone.

Coltivazioni cannabis indoor:

Innanzitutto è possibile coltivare cannabis indoor per tutti i 12 mesi dell anno. Tuttavia è fondamentale cercare di ricreare quasi le medesime condizioni della coltivazione all'aperto, con ottimi.

Sicuramente la coltivazione della cannabis indoor offre molti vantaggi, primo tra tutti la sicurezza e la discrezione delle mure domestiche. Inoltre coltivare marijuana indoor consente un controllo quasi totale sui vegetali.

Questo controllo richiede certamente una maggiore costanza ed attenzione, ma soprattutto la strumentazione necessaria. Acquistare oggi una grow box allestita non è assai costoso come qualche anno fa'.

Coltivazioni cannabis Outdoor:

Da migliaia di anni la cannabis viene coltivata all'aperto; senza ombra di dubbio è questo il metodo che farà esprimere al meglio le proprietà di questa pianta.

Nelle coltivazione outdoor di cannabis, è possibile con le condizioni ottimali, produrre delle vere e proprie “monster plant”, tuttavia non sarà facile raggiungere i livelli di potenza delle varietà coltivate indoor.

Inoltre incorrere in problemi di funghi, muffe o parassiti è praticamente scontato, anche se con la giusta prevenzione è possibile avere ottimi raccolti. Una cosa risulta certa, la facilità e la poca mano d'opera con la cannabis outdoor rispetto all'indoor, fa propendere per questa tecnica.

In conclusione l'unico aspetto “negativo” rispetto all'indoor è che bisognerà attendere la stagione adatta e non di meno considerare la latitudine consona, se si vuole coltivare cannabis outdoor.

coltivazione canapa

 

Come coltivare cannabis in casa i 7 strumenti che non possono mai mancare

In questo paragrafo vedremo nel dettaglio come coltivare cannabis in casa, ma soprattutto quali sono gli strumenti imprescindibili per farlo. È bene chiarire tuttavia che a seconda del nostro budget, si può innalzare il livello di professionalità che si traduce sicuramente in un raccolto migliore e più proficuo.

Come coltivare cannabis in grow box o armadi:

La grow box è un armadio appositamente studiato per coltivare maria all’interno di appartamenti, anche se può andar bene qualsiasi armadio riciclato che possegga o si adatti, ai requisiti minimi per coltivare marijuana in luoghi domestici. La prima cosa da scegliere è dove posizionare questo armadio. Esistono 2 requisiti fondamentali per predisporre il luogo di coltivazione.

Scegli le nostre Grow Box complete

  1. Sbocchi esterni per il ricircolo dell'aria. Per mezzo di estrattori e/o ventole, l'aria deve essere continuamente immessa ed estratta tramite una condotta. Perciò è conveniente che l'armadio di coltivazione, si trovi nelle vicinanze di una finestra o di una via di fuga dell'aria. Le piante consumano aria, acqua e luce in maniera proporzionale per effettuare la fotosintesi, perciò bisogna assicurarsi che l'aria estratta non rientri nella grow room, altrimenti è possibile che avvenga un rallentamento della crescita dovuto all'assenza di co2.
  2. Altezza minima dello spazio di coltivazione. L'altezza della zona di coltivazione può avere dimensioni variabili tuttavia l'altezza minima per installare agevolmente la strumentazione è 160 cm circa. In effetti all'interno di uno spazio di coltivazione il minimo spazio verticale occupato dalla strumentazione, è di circa 40-60 cm. I restanti 80-100cm sono necessari per la coltivazione delle piante.

montaggio grow box

  • Lampade per Coltivazione piante

Le lampade per coltivazione delle piante più utilizzate sono le lampada HPS (high pressure sodium), una lampada ad incandescenza che emette uno spettro idoneo alla crescita efioritura delle piante.

Lampade CFL dette anche a basso consumo. Queste lampade emettono uno spettro luminoso adatto alle piante, con emissione di calore decisamente minore, anche se con efficenza minore nella fase di fioritura. I bulbi CFL 6400K sono specifici per la fase di crescita, altresì i bulbi CFL 2700K sono adatti per fioritura. Esistono anche Bulbi CFL Agro (bivalenti per crescita e fioritura).

Lampade a led per coltivazione. Le lampade grow led, hanno fatto un enorme passo avanti in questi anni, sia come efficienza sia come competitività dei prezzi. Certamente la resa in luce, rispetto al consumo di corrente è superiore, anche se bisogna ponderare bene le tipologie esistenti in commercio, poiché non tutte sono adatte per coltivare la cannabis domestica.

Per saprne di più sulle ore di luce che necessitano le piante di cannabis consulta la nostra guida: Le ore di luce nella coltivazione di cannabis

  • Estrattore e ventole per il ricambio ed immissione aria

L'estrattore è lo strumento indispensabile per il ricircolo d'aria e quindi la respirazione delle piante. Si installa nella parte superiore della zona di coltivazione, per facilitare il ricambio d'aria calda che si deposita negli strati superiori della grow room. Benché l'immissione si può avere passiva, è bene acquistare una ventola per l'introduzione dell'aria soprattutto nei periodi più caldi. La potenza del sistema di areazione è ovviamente proporzionata al volume dell'ambiente coltivato. Inoltre è consigliato installare all'interno dello spazio di coltivazione 1 o più ventilatori, ( dipende dalle dimensioni) per aumentare la co2 e con il movimento dell'aria.

  • Filtro a carboni attivi per la pulizia dell'aria

L'aria di scarico della coltivazione di cannabis indoor, può risultare densa di odori forti. Un filtro a carboni attivi montato a monte dell'estrattore aria, consente di eliminare completamente l'odore delle piante di marijuana coltivate nella growbox. Fondamentale che la portata del filtro e quella dell'estrattore siano di pari efficienza. I filtri a carboni attivi hanno durata variabile a seconda della qualità del prodotto, solitamente 3-4 cicli di coltivazione.

  • Strumenti di misurazione: Timer e termoigrometro
  1. Il timer è lo strumento che controlla il fotoperiodo e coordina l'accensione e lo spegnimento della strumentazione interna alla grow room. E' fondamentale che gli orari di alba e tramonto siano costanti e precisi poiché da sfasamenti del fotoperiodo derivano problematiche importanti come l'ermafroditismo. Nella coltivazione di cannabis , il fotoperiodo adatto per le piante foto-dipendenti è di 18 ore per la crescita e 12 ore per la fase di fioritura, mentre le piante autofiorenti necessitano di almeno 18 ore di luce per tutto il ciclo vitale.
  2. Con il termo-igrometro si monitorizzano la temperature e umidità all'interno della zona di coltivazione. L'utilizzo del termo igrometro è fondamentale nella coltivazione poiché questi valori influenzano fortemente il successo del raccolto. I parametri ideali per una coltivazione indoor di marijuana sono: temperatura 18-29°C e umidità 45-70%. Per quanto riguarda l’umidità il range cosi ampio è dato dal fatto che le piante di marijuana prediligono alta umidità durante la fase di crescita, mentre amano aria più secca in fioritura.
  • Terriccio e vasi

Il successo della coltivazione dipende in gran parte dal terriccio utilizzato. E’ sempre consigliato l’uso di terricci per cannabis idonei, in quanto non tutti i tipi di substrato sono adatti per le piante di cannabis.

Usare un substrato specifico per questo tipo di pianta donerà al vegetale un sano equilibrio nutritivo. La scelta della grandezza del vaso dipende molto dagli spazi e dalla coltivazione che si vuole mettere in pratica.

I vasi in plastica quadrati da 11 o 6,5 litri sono i più usati, dato che offrono il giusto equilibrio tra dimensioni e spazio per la crescita.

Ultimamente vengono usati sempre più spesso vasi in tessuto geotessile

 

  • Fertilizzanti concimi e stimolatori

La scelta dei Fertilizzanti con la varietà dell'offerta del mercato non è cosa semplice. Vi suggeriamo di utilizzare fertilizzanti organici soprattutto se coltivate piante di marijuana. Come è noto, le piante di cannabis hanno differenti bisogni nutrizionali nelle 3 fasi principali. La fase di radicamento necessita di uno stimolatore di radici. Nella fase vegetativa i bisogni cambieranno e sarà necessario un concime maggiormente azotato per la fase di crescita, altresì per la fioritura ci à un fertilizzante maggiormente “fosforo-potassico” per la stimolatura degli apici della pianta, e cosi via.

  • Strumenti non fondamentali, ma vivamente suggeriti

il controllo del clima nella coltivazione indoor è fondamentale. La centralina di temperatura e umidità coordinerà il funzionamento dell’areazione in funzione delle impostazioni dall'utente, mantenendo dentro la grow room dei parametri climatici ottimali. Altro strumento consigliato è il ventilatore, che favorisce un maggiore ricircolo della co2.

In tanti chiedono: Come coltivare maria in casa senza lampade?
Per allevare marijuana autofiorente e femminizzata, in queste condizioni, l'unica soluzione sarà attendere la stagione giusta (primavera-estate) e fare crescere le piante di cannabis all'aperto in terrazzi o giardini.

 

grow box completa

Coltivare cannabis outdoor o greenhouse, quali sono le differenze?

  • Cannabis in terra: Romantico ma inproduttivo

Per chi vuole iniziare una coltivare cannabis outdoor, il primo passo da compiere è sicuramente l’analisi del terreno che va effettuata con largo anticipo dalla messa a dimora delle piante. Questo perché molti prodotti e ammendati necessitano di un lungo periodo per riequilibrare i parametri ottimali del substrato. Nella coltivazione marijuana outdoor, un altra cosa molto importante è la scelta della varietà di cannabis da coltivare. Tuttavia man mano che l'esperienza ci insegna a coltivare si comincia ad apprendere che coltivare direttamente nel terreno, anche se romantico è assolutamente sconveniente e poco profiquo.

  • Coltivazione cannabis in vaso: la sclta più profiqua

Anche se l'investimento iniziale è certamente piu alto, coltivare in vaso la cannabis outdoor ci assicura un maggiore successo, per tanti motivi. Primo tra tutti il controllo sullgli ammendanti e la nutrizione. Assicura inoltre minor consumo di acqua e fertilizzanti. Minore rischio di malattie o patogeni. Maggiore stabilità agli agenti atmosferici. Insomma è abbastanza chiaro come la coltivazione outdoor, convenga nettamente in vasi o contenitori.

  • Cannabis in green house: la migliore, ma investimento oneroso

Come affermano molti veterani la migliore cannabis outdoor, potenzialmente viene in green house (serra). Quel "potenzialmente" sottende una grande differenza poichè quasi tutte le serre comuni non sono adatte alle coltivazioni di maria. Dette serre sono quelle costruite in vetro con soffitti spioventi, rigorosamente apribili. Inoltre l'impianto di areazione e ricircolo di aria forzata, non deve mai mancare. Non di meno, l'impianto di raffreddamento se si vuole coltivare anche nei mesi più caldi. Molte aziende possiedono serre hi-tech, munite di impianti di luce artificiale e in grado di oscurarsi. Questo comporta la possibilità di effettuare addirittura 4-5 raccolti all’anno.

Per approfondire consulta la nostra guida sulla raccolta ed essiccazione della cannabis

 

serra cannabis

Coltivazioni canapa quali varietà posso coltivare legalmente

Con la legge 242/2016 che ha regolamentato le coltivazione di canapa sativa, (con livello di thc inferiore allo 0,5%), è sempre maggiore l’interesse delle aziende agricole nel rilanciare un settore, dove l’Italia è stata al centro della produzione globale, fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Per essere allineati con la normativa di legge in vigore e avviare delle coltivazioni di canapa legale, ci sono delle regole ben precise da seguire, quindi;

Cosa fare per poter coltivare canapa in maniera legale?

Come coltivare la canapa in maniera legale e professionale senza commettere errori. Per avviare una coltura, bisogna innanzitutto possedere un figura giuridica idonea che può essere una azienda agricola o una partita iva con codice ateco appropriato.

Munirsi di un lotto di semi certificati UE, per poter fornire una documentazione adeguata alle autorità competenti.

Consigliamo di farlo anche se si usano semi cbd con basso contenuto di THC ma non certificati. Questo espediente potrà proteggerti da eventuali procedimenti giudiziari, in quanto non è possibile determinare l'origine reale dei sementi utilizzati.

In secondo luogo, in base al tipo di investimento che possiamo permetterci, sarà necessario decidere se coltivare indoor o outdoor.

La coltivazione di canapa indoor, ha dei costi iniziali decisamente più sostenuti in quanto necessita di un struttura, capannone o serra che vanno allestiti con della strumentazioni professionali.

E' chiaro che i profitti futuri, saranno maggiori di una coltivazione all'aperto, poiché la cannabis legale indoor ha un valore maggiore sul mercato e una produzione continua.

Mentre le coltivazioni di canapa in campo aperto, producono un prodotto meno pregiato e permettendo un solo raccolto all'anno. Tuttavia l'investimento iniziale sarà di gran lunga minore, praticamente alla portata di tutti.

cannabis legale

Coltivare Cannabis indica ad alto contenuto di thc è legale?

Anche se i recenti sviluppi della sentenza di cassazione che afferma il principio secondo cui, coltivare cannabis indica di lieve entità non costituisce reato, coltivare cannabis indica con thc superiopre allo 0,5% rimane un reato perseguito penalmente. Gli addetti ai lavori hanno appreso con speranza questa nuova sentenza, considerato un assist alla politica a legiferare in materia di coltivazione cannabis. La speranza è che le posizioni dei nostri governanti giudichino questa pianta con approcci scentifici e non politicizzati.